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Firriato, orgogliosi dei valori certificati su spumanti Etna

(ANSA) – ROMA, 18 MAR – Un metodo classico forgiato
dall’Etna. Si presenta così Gaudensius, linea spumantistica a
base Nerello Mascalese proposta in degustazione a Roma, in
abbinamento al menu dello chef del ristorante stellato Pipero
Ciro Scamardella, dall’azienda siciliana Firriato. Bollicine
prodotte nella cantina di Cavanera Etnea, nel cuore della
Riserva naturale del celebre vulcano attivo più alto d’Europa.

Un progetto, nato nel 2007 su una tenuta di 88 ettari di cui 78
vitati, che ha raggiunto oggi quota 54mila bottiglie, 4 diversi
spumanti con previsioni di crescita.

L’Etna, ha sottolineato il coo di Firriato Federico Lombardo di
Monte Iato, “ha un suo microclima, a latitudine africana per
irraggiamento. Parliamo quindi di ore in più di sole e di una
naturale forza solare maggiore col suolo vulcanico che induce
maggiore vigore, al punto da ecludere ogni pratica di
diradamento. Per questo il presidente Salvatore Di Gaetano, con
la moglie Vinzia Novara, hanno scelto di lavorare nel versante
Nord e un vitigno autoctono come il Nerello Mascalese con
interventi al minimo in vigna per portare il territorio in
bottiglia. Il risultato è un successo di critica e di mercato
per questo primo Metodo Classico millesimato: negli Usa oggi è
lo spumante in carta in tutti i ristoranti stellati e nei
mercati internazionali E Firriato con 700mila bottiglie in
affinamento è il più grande produttore di Etna Doc spumante”,
Firriato nasce nel 1978 per dare espressione, ha detto Lombardo
di Monte Iato, a un “continente enoico col primato di varietà
registrate e biotipi che è la Sicilia. Sull’Etna si pratica
un’agricoltura di montagna libera, e da qui Firriato ha voluto
portare alla ribalta le uve autoctone. Scegliendo come stile
produttivo il rispetto delle tradizioni e del territorio. Punto
di forza – sottolinea con orgoglio l’ingegnere gestionale
prestato all’agricoltura – sono le certificazioni, in primis
ambientali. Siamo la prima cantina certificata carbon-free a
partire dal 2017 e siamo un’azienda del vino sostenibile per
Equalitas che attesta performance di carattere sociale,
ambientale e economico misurabili sulla base dello sviluppo di
metodi di coltivazione a impatto zero”. (ANSA).

Fonte: ANSA.it

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